” Gli occhi dicono chi sei, la bocca chi sei diventato”
La bocca è il primo contatto del neonato con il mondo: da lì riceve la prima boccata d’aria e il latte della madre, in seguito il piccolo infilerà in bocca il pollice o il ciuccio, diventati sostituti del seno materno. Crescendo, il pollice viene sostituito da una sigaretta, una penna o dalla stanghetta degli occhiali. La bocca è così diventata il sostituto del piacere. Le donne da sempre si tingono le labbra di rosso; se la bocca socchiusa esprime desiderio e interesse, quando si chiude manifesta rifiuto o disaccordo. La differenza tra una persona che sente e una che ascolta la si rileva dalla bocca aperta o chiusa. Sentire è un’attività automatica, ascoltare è un’azione volontaria!
Quando il nostro interlocutore chiude la bocca che prima era socchiusa o la copre con la mano, ha finito di ascoltarvi e sta solo udendo il suono della vostra voce; ha interrotto il contatto con voi e si è chiuso in se stesso.
Se, invece, sporge in avanti la bocca a labbra chiuse, sta soppesando criticamente sia voi che le vostre parole: è un segno di disprezzo e indica che vi sta accordando poco credito.
Quando ascoltiamo, di solito lo facciamo con la bocca chiusa, ma quando le labbra si schiudono leggermente noi stiamo “bevendo” le parole dell’altro, come il bambino che ascolta rapito una storia raccontata!
Secondo i canoni estetici si considera grande una bocca la cui larghezza superi in dimensione lo spazio esistente tra le due pupille. In passato, gli studiosi di fisiognomica sostenevano che una bocca di corrette dimensioni dovesse essere larga quanto la larghezza totale del naso, narici comprese.
Una bocca grande e ben formata rivela una nobile forza sensuale, una ricca e profonda emotività e un modo sano e caloroso di vivere.
Una bocca piccola e bella rispecchia una persona di animo buono, sensibile e fedele, ma con una debole forza sensuale e genetica.
” Il linguaggio segreto del volto” di A. Guglielmi