La menta piperita appartiene alla famiglia delle Labiate; pianta di energia yang, legata simbolicamente a Mercurio, a Venere e a Giove. E’ un antispasmodico, un analgesico, uno stimolante nervoso, un tonico generale, un digestivo, un carminativo, uno stimolante del fegato e della bile, favorisce il ciclo mestruale ed è un antiparassitario. Utile in caso di stanchezza mentale, di affaticamento, di difficoltà di concentrazione, di cefalea, di febbre, di tosse, di nevralgie, di dermatiti, di scarso mestruo, di meteoropatie.
La menta è una pianta ampiamente utilizzata e citata nell’antichità; già coltivata dagli Egizi, che la usavano quale profumo rituale, utilizzata dagli Ebrei come pianta aromatica, come citato nella Bibbia. Nel mondo greco era considerata sia una pianta afrodisiaca e stimolante che un’erba infera. La menta chiamata in greco “jynx” designa una maga esperta in filtri amorosi.
Presso i Romani si facevano corone di menta da porre sul capo di giovani sposi per augurare loro un felice matrimonio e filosofi e poeti si cingevano il capo con corone di menta per rendere la mente scattante e chiara.
Nel Rinascimento era considerata una panacea e nella tradizione cristiana è una delle erbe legate alla festa di San Giovanni Battista. In antico si riteneva che la menta scacciasse i serpenti e riconciliasse con la vita allontanando la paura della morte. Essendo che la menta cresce nei luoghi più umili è diventata l’emblema della sobrietà e della temperanza, della vita semplice. E’ associata alla salute: sacchettini contenenti foglioline di menta venivano attaccati al collo dei malati o vasi di menta erano collocati nelle loro stanze per permetterne di respirarne gli aromi medicamentosi.
L’olio essenziale di menta piperita, per il suo contenuto di mentolo, se applicato sulla cute stimola le terminazioni nervose superficiali che trasmettono sensazioni di freddo. Utilizzato per la formulazione di bagnoschiuma frizzante o di creme ad effetto rinfrescante. Va sempre applicato sulla cute diluito in olio vettore; stimolante e pungente, svolge una spiccata azione a livello dell’apparato digerente come antispastico, tonico e digestivo. Contrasta la formazione di gas intestinali e combatte nausea e alitosi. L’assunzione per via orale deve, comunque, essere molto calibrata e fatta con cautela, a basso dosaggio: sono presenti, infatti, chetoni parzialmente tossici per l’organismo. Meglio utilizzare l’erba sotto forma di tisana dopo i pasti principali; da evitare se ci sono problemi di gastrite.