In gravidanza l’acido folico necessario, nei primi tre mesi ,è pari ad almeno 0,4 mg. Questa è la dose necessaria per ridurre il rischio di difetti congeniti nel nascituro. Non sempre è possibile raggiugere questo dosaggio con la sola alimentazione perché la cottura degli alimenti distrugge fino al 90% dell’acido folico presente al loro interno.
Si consiglia, pertanto, alle donne nei primi tre mesi di gravidanza, il ricorso ad integratori di acido folico.
E’ bene preferire prodotti concentrati che in una sola pastiglia mettano a disposizione la dose di vitamina B9 adeguata per una donna incinta.
L’acido folico non ha controindicazioni, specialmente se assunto nei dosaggi corretti. E’ consigliabile consultare il medico in presenza di patologie conclamate o se si assumono farmaci specifici. Non c’è rischio ad assumere quantità superiori di acido folico; infatti si possono consumare quantità circa mille volte più alte del fabbisogno giornaliero, senza effetti dannosi, dato che le quantità in eccesso vengono eliminate con le urine.