Robert Kock, premio Nobel per la medicina, afferma che l’anima non dimora nel corpo come in un carcere da cui sarebbe liberata solo dalla morte. L’anima è l’uomo nella sua totalità. L’uomo, a suo avviso, non ha un’anima, egli è anima.
L’approccio craniosacrale, terapia olistica di medicina naturale, scioglie tensioni a livello fisico, ma anche e soprattutto scioglie tensioni emotive, basta solo che l’operatore lavori considerando il ricevente non un corpo, ma un’anima. Con il craniosacrale si lavora “da cuore a cuore.”
Il corpo della persona invia sempre degli input, dei messaggi subliminali che il terapista dovrà cogliere per mirare il suo intervento. Il corpo non è inerte materia, ma il grande involucro dell’anima, quindi il trattamento non può essere definito semplicemente massaggio, ma molto di più. La delicatezza unita all’attenzione e alla concentrazione dell’operatore, fanno sì che il cliente si senta accolto, compreso, capito, amato; avvertirà, pertanto, che viene trattato non solo per aspetti organici non perfettamente in equilibrio, ma preso in carico come persona con la sua parte psichica e spirituale.
Ottimo per disarmonie a livello cervicale, mal di schiena, tensioni dell’apparato scheletrico, cefalee; nelle sessioni di trattamento si notano miglioramenti negli schemi di tensione, in quelli di regolazione all’interno del sistema nervoso autonomo. Il tutto presenta armonia ed equilibrio. Inoltre vi è un riassetto a livello emotivo, tanto che il cliente dichiara di sentirsi meglio, più rilassato e tranquillo dopo il trattamento. Si sente più libero dal rimuginare, ha pensieri positivi ed è fuori da certi circoli viziosi.