L’enuresi è la minzione involontaria notturna; è utile distinguere quella legata alla paura da quella che manifesta un bisogno di spazio. La prima è legata ad una iperattività della funzione renale, la seconda rivela, invece, un problema alla vescica.
ENURESI per bisogno di SPAZIO: riguarda i bimbi che hanno la sensazione di aver perduto ciò che rappresenta il loro territorio, ad esempio il lettone o il peluche, e magari lo sentono invaso da un altro bimbo che non rispetta le loro cose, bimbi che non avvertono più di avere un posto in famiglia o di averlo perduto per l’arrivo di un fratellino o di una sorellina.
Infatti succede spesso che un bambino “pulito” dopo la nascita del fratellino torni ad avere ancora bisogno del pannolino; molte mamme pensano che il figlio voglia tornare ad essere trattato come un bebè, quando in realtà, esprime solo la sua paura di aver perso il posto suo all’interno del nucleo famigliare. La mammy che capisce questo disagio transitorio del bambino lo rassicurerà dicendogli che lui ha sempre il medesimo posto in famiglia e soprattutto nel suo cuore, nel cuore di entrambi i genitori. Il bambino, altresì, potrebbe anche sentire il proprio mondo ovattato invaso dalle problematiche dell’adulto che si confida con lui! Può succedere…
Per aiutare il piccolo ad uscire da questo lup occorre renderlo consapevole del suo ruolo in famiglia, del suo spazio e del suo territorio. Quindi, verificare con lui se si sente ancora escluso, invaso o non rispettato.
ENURESI legata alla PAURA: se una persona ha timori, viene stimolato il suo sistema simpatico che attiva il ritmo cardiaco, aumentando la circolazione sanguigna e di conseguenza, l’attività renale. Tra l’altro, la paura stimola la secrezione di adrenalina e noradrenalina che causa il rilassamento vescicale.
Purtroppo, al giorno d’oggi, il numero di bambini che soffre di enuresi notturna è in aumento; questo perché vivono in un clima di insicurezza, bombardati, seppur involontariamente, da tanti discorsi adulti su crisi finanziarie, malattie e quant’altro. Si aggiunge a ciò, spesso, anche l’esigenza dei genitori, di voler a tutti i costi che il figlio si realizzi a loro specchio o secondo i loro desideri e il bimbo, pur di accontentarli e sentirsi accettato, vive nel timore costante.
Inoltre, se il genitore si arrabbia e aggredisce verbalmente il figlio per aver bagnato il letto, si cade in un circolo vizioso che lo fa sprofondare sempre di più nella paura.
Ecco perché è importante capire a cosa è legata l’enuresi del bambino: se alla paura è il caso di rassicurarlo, allentando anche le esigenze nei suoi confronti, se, invece, è legata ad un problema vescicale sarà il caso di procedere con visite specialistiche accurate.
L’enuresi può, talvolta, prolungarsi fino all’età adulta, ma è sempre il bimbo dentro ognuno di noi che ha paura e richiede il suo spazio. Lo si potrebbe, in questo caso, rassicurare andandolo a ritrovare, attraverso l’immaginazione, in un momento in cui ha avuto molta paura di essere sgridato, ripreso, picchiato o abbandonato.