Il fumo di tabacco è fortemente irritante per le mucose: sia l’inalazione attiva che l’esposizione passiva rappresentano uno dei fattori principali in grado di accentuare i sintomi allergici.
Il fumo fa male: fa male ai fumatori e anche a chi lo respira in modo passivo. Oggi è indicato uno tra i principali responsabili dell’insorgenza di problematiche allergiche; riduce le difese immunitarie e, nel caso in cui si sia già in presenza di una forma allergica, può favorire la sua progressione.
Nel fumo di sigaretta sono, infatti, contenute delle sostanze che tendono a stimolare la produzione di molecole irritanti per le mucose, ma non solo. E’ stato dichiarato dal pneumologo dell’Unità di medicina d’urgenza dell’ospedale Humanitas di Milano che il fumo, sia diretto che indiretto, ha un ruolo fondamentale nell’avvio del processo allergico: molte persone che non accusano sintomi asmatici o di rinite allergica senza fumare, iniziano a soffrirne, per contro, dopo qualche anno di tabagismo.
Anche il fumo indiretto fa male; fumare in casa, in presenza di bimbi, in auto o in ambienti frequentati da bambini è assolutamente da evitare poiché predispone i loro bronchi ad infiammazione e può portare, a distanza di tempo, alla comparsa di asma e rinite allergica.
Anche l’inquinamento ambientale influisce sull’insorgere delle suddette patologie; la differenza è che il fumo di sigaretta si può eliminare, l’inquinamento è un po’ più difficile da togliere, per ovvi motivi.