La nutraceutica fisiologica si basa su 6 pilastri: superorganismo, P.N.E.I., omeostasi, centralità dell’intestino, microbiota, infiammazione.
Lo status fisiologico del nostro superorganismo coincide con la situazione di omeostasi, dove i parametri vitali sono mantenuti all’interno di un preciso e definito range e dove lo scostamento verso l’alto o verso il basso si identifica con lo stato patologico.
Il controllo sulle funzioni organiche e quindi sui parametri vitali è esercitato dal SNC e da quello neurovegetativo, dal sistema endocrino e da quello immunitario. Tutti questi sistemi insieme costituiscono il network P.N.E.I. La perturbazione del suo equilibrio rappresenta l’innesco patogenetico della malattia. Diversi stressor endogeni ed esogeni perturbano l’equilibrio dell’omeostasi e non sempre le capacità di adattamento del sistema P.N.E.I. bastano ad assorbire l’insulto da essi portati.
L’intestino è un vero e proprio microcosmo, in quanto assurge al ruolo di controller omeostatico dell’intero organismo. La mucosa intestinale ha competenza nervosa, endocrina, immunitaria ed è in stretta connessione con gli altri organi. Pertanto una perturbazione intestinale non colpisce solo tale viscere, ma si ripercuote a livello sistemico. Intestino-cervello: rapporto bidirezionale, dove le emozioni attraverso la via dello stress possono alterare la funzione intestinale e questa a sua volta può condizionare la funzione nervosa fino al comportamento.
Il microbiota è in stretto rapporto con l’organismo umano; le sue alterazioni possono rappresentare l’on set di patologie locali caratterizzate da alterazioni della permeabilità della mucosa intestinale, di patologie extra intestinali come i disturbi dello spettro autistico, le sindromi ansioso- depressive, l’Alzheimer, il Diabete di tipo 2, l’obesità, la psoriasi, l’artrite reumatoide e delle infezioni alle vie respiratorie.
L’elemento che collega tutte queste patologie è l’infiammazione, in particolare quella cronica di bassa intensità. Quest’ultima è un killer silenzioso che progredendo va a lesionare la mucosa e quindi l’intestino non riesce più a svolgere la sua funzione omeostatica. Il cibo industriale è una delle maggiori cause di lacerazione della mucosa intestinale, insieme a farmaci e stress. Controllare le situazioni infiammatorie dell’intestino e ripristinare l’efficienza dei sistemi giunzionali, così come l’integrità della mucosa, è uno degli step terapeutici imprescindibili nel trattamento delle affezioni infiammatorie gastro-intestinali; inoltre, coincide con il controllo dei processi infiammatori sistemici e quindi con la prima e più importante prevenzione delle patologie cronico-degenerative e dell’invecchiamento.