Attraverso l’assunzione per via orale gli olii essenziali agiscono a livello organico, cioè sulla funzione di un organo o in senso antimicrobico. I principi attivi in essi contenuti svolgono una vera e propria azione farmacologica; sono, infatti, molecole potenti e concentrate e alcune possono risultare addirittura tossiche se si supera un certo dosaggio. Partendo da questo presupposto è ovvio capire che questa via di assunzione è piuttosto delicata da praticare, anche perché per alcuni olii le dosi terapeutiche potrebbero non essere molto lontane da quelle tossiche.
Gli olii essenziali applicati sulla pelle raggiungono ugualmente il sangue e tutto l’organismo, ma il rischio di tossicità è sicuramente di gran lunga inferiore che non la somministrazione per via orale. Il trattamento per via cutanea delle problematiche locali o generali richiederà dosi e concentrazioni più elevate; qualora, invece, si utilizzino i suddetti olii per via cutanea con lo scopo di agire a livello psicoemotivo, spirituale, di riequilibrio energetico o per influire positivamente su disturbi psicosomatici, le concentrazioni saranno più basse poiché l’azione non è fisica, ma di tipo energetico-informativo.
Su punti di agopuntura e aree riflesse della pianta del piede, trattandosi di superfici molto ristrette, si possono utilizzare concentrazioni più elevate, tipo del 3-5%
Alcuni utilizzano l’olio essenziale poco diluito, compatibilmente con il suo grado di tollerabilità cutanea, appena addizionato con qualche goccia di olio vettore per permetterne la scorrevolezza sulla pelle, così da inviare al corpo un messaggio chiaro, diretto e intenso. Si tratta comunque di quantitativi molto ridotti, data l’esiguità della superficie di applicazione. Oltretutto è da ricordare che la pianta del piede presenta uno strato spesso di tessuto corneo, che se da un lato limita l’assorbimento cutaneo, dall’altro rende la pelle in loco molto resistente e difficilmente irritabile.