La zeolite è un cristallo potente che assunto giornalmente può far regredire un’osteoporosi incipiente. Spesso, addirittura, si possono far rientrare i valori nella norma.
Data a persone in fase postoperatoria e a persone sottoposte a chemioterapia o radioterapia, pazienti che hanno subito interventi pesanti con difficoltà a riprendersi e non in grado di alimentarsi, la zeolite si è dimostrata molto efficace; tali soggetti che hanno subito trattamenti altamente tossici con conseguenza di iper-acidosi dell’organismo, possono facilmente ammalarsi di osteoporosi.
La zeolite risulta da studi ed esperienze, molto valida nella terapia e nella prevenzione dell’osteoporosi.
Le ossa dell’uomo non sono rigide strutture inanimate, ma sono irrorate di sangue e connotate da una forte attività metabolica e non solo durante la crescita. L’acido silicico svolge un ruolo fondamentale nella formazione delle ossa e delle masse cartilaginose. Alcune ossa sono impegnate nella costruzione dei tessuti ossei, altre sono deputate all’erosione delle aree danneggiate. L’equilibrio di questi due processi garantisce ossa sane, stabili e una forte spina dorsale.
Le basi per ossa forti e solide vengono gettate durante l’infanzia e la giovinezza, cioè durante le fasi della crescita. La costruzione della massa ossea si protrae fino ai 30 anni e poi segue una fase di stabilizzazione. Con la menopausa, con il cambiamento ormonale ad essa connesso ha inizio una costante demolizione della massa ossea.
Il minerale vulcanico suddetto è consigliabile a scopo preventivo, considerato anche che l’alimentazione dei nostri giorni non sempre è equilibrata e sana: questo instaura nel corpo un terreno prettamente acido favorevole allo sviluppo di disturbi metabolici originati da malattie dei reni, bronchite cronica, disturbi gastrointestinali, diete particolari e diabete di tipo 2.