E’ l’involucro protettivo del corpo; organo di senso del tatto e riguarda le nostre relazioni con gli altri. I problemi che hanno a che fare con la pelle sono, pertanto, in relazione con i nostri scambi o la perdita di contatto( separazione, allontanamento, lutto) con gli altri. L’odore della pelle esprime pensieri diffusi attraverso le cellule: una persona che ha buon odore, normalmente ha pensieri lieti. La persona che suda molto, invece, senza per questo avere un odore sgradevole, può sentirsi pervasa o vivere un senso di insicurezza. Gli agorafobici, ad esempio, sudano molto.
La persona che emana un odore sgradevole, anche dopo una doccia, può essere che reprima rabbia o che sia piena di odio e rancore. La persona che si trascura lavandosi poco o non lavandosi e che porta abiti mal tenuti può esprimere una forma di autodistruzione legata ad uno stato depressivo o ad un sentimento di abbandono. Potrebbe anche nutrire rancore o cercare di rendere responsabili gli altri della propria situazione; molti barboni, ad esempio, rifiutano l’aiuto che si cerca di dar loro.
Le domande da porsi sono: “Tendo a non esprimere il mio stato di frustrazione?” Provo odio o rancore verso una o più persone?”
La pelle morbida esprime la dolcezza ed il desiderio di essere gentili. Non ci si sente minacciati, anzi si desidera che gli altri si avvicinino a noi. La pelle rugosa esprime durezza nei rapporti con gli altri, si lancia come una sfida al prossimo dicendogli duramente che non si ha intenzione di cambiare per far piacere o assecondare.
La pelle secca esprime senso di solitudine e mancanza di amore; se, poi, il sintomo è accresciuto da un sentimento di tristezza la pelle può screpolarsi e sanguinare. Se al sentimento di solitudine si aggiunge quello di rifiuto di una persona dalla quale avremmo diritto di attenderci affetto, la pelle può irritarsi e parecchio. La pelle secca del viso, in particolare, esprime il sentirsi rifiutati e da soli nella relazione con gli altri. La pelle grassa esprime un “troppo.” Si ha bisogno di più spazio, ci si sente invasi nel proprio territorio poiché si vuole rispondere troppo ai bisogni degli altri.