Pietre, cristalli e minerali: oggi si assiste ad un crescente interesse verso questo magico mondo, denso di leggenda e mito. La cristalloterapia è una tecnica olistica finalizzata ad un riequilibrio su più livelli, energetico-psichico-emotivo-fisico, alla base della quale vi è la concezione fondamentale che materia ed energia siano interconnesse e che ogni disturbo fisico sia solo il campanello di allarme di un disagio interiore che necessita della nostra attenzione.
Fare cristalloterapia significa stringere una collaborazione con il regno minerale, il quale ci accompagna verso un lungo percorso evolutivo, catalizzando il cambiamento e la crescita spirituale in noi. Pietre, cristalli e minerali non sono sinonimi: pietra è ogni parte solida della crosta terrestre, minerale è la pietra con una composizione chimica ben definita e cristalli sono minerali connotati da una struttura perfettamente geometrica, il reticolo cristallino.
Recenti studi hanno dimostrato che le pietre hanno la capacità di assorbire e trasformare la luce nella gamma degli infrarossi e in misura minore in quella delle radiazioni visibili e delle microonde.
Avvicinando un corpo ad un grosso cristallo di quarzo avviene un aumento dell’ossigenazione del sangue nei tessuti periferici, grazie all’azione dei raggi infrarossi lontani che migliorano la circolazione sanguigna e attivano il metabolismo dei tessuti e delle cellule, con effetti notevoli sul sistema immunitario e nella riduzione della stanchezza.
La cristalloterapia agisce sul campo elettromagnetico umano, cioè l’aura, che invia a sua volta segnali energetici al corpo fisico. Le pietre entrano in risonanza con i nostri bisogni più profondi, agendo sui chakra, centri energetici legati a stati di coscienza, oltre che su ghiandole, organi e tessuti del corpo. Lavorano come diapason, secondo un principio di biorisonanza.
Le pietre sono un dialogo tra la nostra energia e la saggezza del regno minerale che sa sempre dove andare ad agire.
I cristalli scelgono noi! Sì in base al nostro stato d’animo in quel momento il cristallo più adatto si fa scegliere! Essere come bambini: questo è il giusto alfabeto. E’ come sentirsi attratti da un cibo particolare o da un abito: è l’energia nostra che trasmette attrazione o repulsione per le cose, in base alle esigenze dell’anima.
Pietre e cristalli necessitano di poter ritornare armonici nel modo più gentile possibile. Acqua e sale sono aggressivi pulitori perché ne alterano la biochimica. Meglio purificare il cristallo tra i fumi di un incenso naturale o con il suono di una campana tibetana. Lo si può anche porre a bagnomaria su di un recipiente vuoto di vetro, posato a sua volta su un recipiente trasparente pieno di sale, così da evitare il contatto diretto.