Chi più chi meno, tutte le persone adulte mostrano rughe sulla fronte, che si formano dalla ripetizione abituale, protratta nel tempo, di una particolare mimica facciale. Sono direttamente collegate all’attività del lobo frontale sottostante, che si riflette in forma di stimoli elettrici sulla conformazione della fronte e delle rughe, che così vi compaiono. Se dal cervello arrivano stimoli regolari, le rughe avranno un tracciato regolare, se gli stimoli, invece, sono discontinui, i solchi che si formeranno appariranno pasticciati e irregolari.
Le rughe orizzontali che di solito attraversano la fronte sono tre: lunghe, diritte, mediamente profonde, dalla linea continua e ininterrotta e ciò indica una persona equilibrata tra l’aspetto materiale e spirituale.
La ruga superiore dà informazioni riguardo la natura spirituale e il suo atteggiamento verso gli ideali più elevati, quella centrale indica la forza o la debolezza del carattere, quella inferiore il rapporto con il lavoro e le cose materiali. L’assenza di una di queste rughe denota una mancanza di interesse o fragilità riguardo quell’aspetto della vita; se invece una di queste rughe è interrotta, può esserci carenza o conflitto in quella specifica sfera.
Tante rughe irregolari e spezzettate indicano salute altalenante e un’attività mentale instabile, tipico di una persona che fa fatica a prendere decisioni e che cambia spesso lavoro o partner.
Due rughe orizzontali ben definite sopra ciascun sopracciglio indicano una persona intuitiva e dotata di elevata capacità di capire gli altri al volo oltre che la voglia di perseguire nobili ideali.
“Il linguaggio segreto del volto” di A. Guglielmi