Spesso anche i cambiamenti più semplici nello stile di vita si riflettono sulla salute del fegato. Le sue riserve sono notevoli, ma a fronte di uno stile di vita sregolato, anche le sue capacità prima o poi si esauriscono. Il vero pericolo consiste nel fatto che una funzione epatica ridotta spesso ha un decorso privo di sintomi immediatamente identificabili. Anche qualora la metà delle cellule epatiche non funzioni più correttamente, gli effetti diretti possono passare inosservati.
I danni si manifestano con malattie di tipo secondario: allergie, malattie della pelle, tante malattie autoimmuni, e addirittura anche il cancro sono riconducibili nel loro insorgere ad una disfunzione del fegato, dato che il sistema immunitario non funziona più correttamente e pertanto le cellule maligne non possono essere distrutte sul nascere. Quindi un fegato sano rappresenta una forma di prevenzione contro il cancro. Anche la stanchezza e una generale apatia possono essere segnali di un fegato danneggiato. In naturopatia si sostiene che “la stanchezza è il dolore del fegato”.
Per contro, se il fegato funziona bene e si conduce una vita sana e carica di emozioni positive, esso depurerà l’organismo e si avrà l’energia necessaria.
Il fegato grasso è il primo stadio di un’evoluzione patologica, ma trattandolo si può ottenere ancora una totale guarigione. Anche nello stadio successivo di cirrosi epatica si può avere una rigenerazione delle cellule epatiche.
La zeolite è un ottimo rimedio naturale per alleggerire il fegato. E’ stato costatato su pazienti che la zeolite usata in combinazione con l’ASH (acido 2-chetoglutarico e 5- idrossimetilfurfurale) conduce in tempi rapidi ad una sorprendente ripresa a livello epatico.
La chiave del successo terapeutico è la capacità della zeolite attivata di legare le sostanze nocive già nell’intestino comportando un miglioramento della respirazione cellulare; essa neutralizza le tossine, disintossica le cellule del fegato, stimola i mastociti, elementi importanti nel sistema immunitario.